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“Bella come Roma”, vince la Ferrari 250 GT California

La Ferrari 250 GT California capolavoro assoluto di Pininfarina.

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È lei, la Ferrari 250 GT California, anno di nascita 1960, l’auto “Bella come Roma”. L’ha deciso  Gianni Letta, presidente della giuria del Roma Eternal Beauties-Reb concours, che si è svolto  nell’incomparabile splendore del Circolo del golf Acquasanta di Roma. La spider del Cavallino ha  calamitato sguardi e suscitato tenaci emozioni. Nella sua categoria se l’è dovuta vedere con  un’Aurelia B24 dall’elegante livrea blu Lancia e con l’aggressività della Mercedes SL 300 roadster.  Ma alla fine, a provocare un “tuffo al cuore” del presidente sono state le linee filanti della California, capolavoro assoluto di Pininfarina. Un modello ripetutamente presente nella classifica delle vendite all’asta delle auto d’epoca.  
Al Reb Concours non si valuta la precisione maniacale del restauro o la rarità di un modello;  presidente e giurati (non scelti per competenze specifiche, ma come rappresentanti della società  civile) devono pronunciarsi in base alla personale emozione. E sul green dell’Acquasanta è stata  una tre giorni di intense emozioni.  

 

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Al concorso hanno partecipato 70 modelli suddivisi in varie categorie di appartenenza. Tra le vetture francesi, Antonio Di Bella, corrispondente Rai da New York, ha provato sentimenti d’amore  per la Citroen DS21 Chapron coach-coupé modello Le Leman; tra le Porsche, il presidente della  Corte dei Conti del Lazio Tommaso Miele ha scelto una Carrera 2000 S del 1969; Tomaso Trussardi  si è incantato davanti alla Miura Lamborghini; Nicola Bulgari, che doveva scegliere fra le inglesi, ha decretato la vittoria di una Bentley del ‘37, carrozzata Gurney Nutting; Cesara Buonamici,  giornalista Tg5, per Aci Storico ha premiato una Ermini del ‘51 (ce n’erano tre, ma lei - da  fiorentina - ha preferito quella con la targa originale “FI”); il coordinatore nazionale Base Marco  Bentivogli si è fatto sedurre dallo spazio e dalla sensazione di libertà di una Buick roadmaster  woody del 1951. Michele Placido sarebbe tornato a casa felice guidando una Austin Healy tutta  azzurra. E ancora: Mariella Mengozzi, direttrice del Museo dell’Auto, farebbe carte false per  esporre a Torino la Lancia Epsilon del 1912, che corse la Targa Florio del ‘13. Per le spider l’ex  ministro dell’Economia Giovanni Tria non ha avuto dubbi nell’assegnare il premio ad una Jaguar  XK120 OTS. Un'altra Jaguar XK 150 è stata giudicata la “più televisiva” dal produttore Luca  Bernabei, AD di Lux Vide. Yari Gugliucci, eclettico attore teatrale ha immaginato di portare sul  palco una scintillante Porsche Speedster 356.  

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Grazie alla presenza dell’Alfa Romeo è stato possibile ammirare la 2900 8C e la 33 Stradale  provenienti dal Museo di Arese. Per l’occasione la Casa del Biscione ha presentato il suo ultimo  gioiello: la Giulia GTAm. Per i premi speciali Hetica Capital ha attribuito il suo riconoscimento  ‘Riserva di valore’ attraverso Cesare Fiorio, componente del Comitato tecnico di Hetica Klassik  all’Aurelia B24. Una Mercedes 190 SL è stata giudicata “Auto senza tempo” dal global manager  Luca Castellani della maison di orologi Parmigiani Fleurier. Il Gentlemen drivers award 2021 è stato  conquistato da una splendida Alfa Romeo 6C 1750 Sport del 1929. Infine il premio assegnato dal  Circolo Golf Roma Acquasanta è andato alla Gilco Cisitalia Abarth 110 del 1957.  Nel corso del Reb Concours Aci Storico ha celebrato con Moto Guzzi i cent’anni del marchio  dell’aquila con esemplari molto rappresentativi del motorismo italiano su due ruote.  Come nella scorsa edizione, giudici ospiti e competitor sono stati accolti dalla Fanfara della Polizia di Stato. Tutti hanno contribuito a una raccolta fondi per il Circolo San Pietro, l’istituzione benefica  del Vaticano che organizza la “mensa del Papa” per i cittadini bisognosi della Capitale, il cui  presidente Niccolò Sacchetti ha accolto al Reb un prestigioso visitatore, il cardinale Francesco  Coccopalmerio.