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Citroen SM 1970-75

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L'auto più veloce al mondo a trazione anteriore prodotta in serie.

Nel marzo del 1970 al Salone di Ginevra viene presentata al pubblico una nuova Citroen con una linea futuristica e un cuore italiano, la " SM", nata da un accordo di coproduzione tra Citroen e Maserati poichè la Casa Automobilistica Francese in quel periodo acquisì il pacchetto di maggioranza della Maserati, dalla famiglia Orsi; il nome del modello era composto semplicemente da due lettere, la "S"che indicava il codice di Progetto e la "M" era l'iniziale di Maserati.

La "SM" era una coupè con 4 posti completamente nuova, imponente ma filante nello stesso tempo, caraterizzata da un frontale basso con grandi gruppi ottici suddivisi ciascuno in 3 sezioni, il tutto carenato da un vetro per migliorarne ulteriormente l'aerodinamica. Le fiancate erano lisce, prive di cromature e le ruote posteriori carenate. Molto sfuggente risultava la parte posteriore con fari rettangolari, spigolosi accentuati da vistose cromature e un grande lunotto in vetro per consentire la massima visibilità.

Gli interni tipici delle Citroen, 4 comodi posti, una consolle centrale essenziale ma nello stesso tempo in armonia con l'originalità della vettura.

Le prestazioni generose di questo modello erano date grazie ad un'alimentazione con motore Maserati V6 che derivava dal V8 montato sul modello Indy, ma in quel periodo la Casa Automobilistica Francese optò per un ridimensionamento della cilindrata tenendo conto dei parametri fissati dalla normativa francese per rientrare nei 16 cavalli fiscali, limite massimo oltre il quale erano previsti aggravi d'imposta. Oltre alle raffinate sospensioni idropneumatiche aveva adottato il servosterzo progressivo in funzione della velocità; un mix di tecnologia che all'epoca ne facevano l'auto più innovativa, infatti correva l'anno 1972 quando si classificò al terzo posto nella graduatoria come auto dell'anno e fu insignita di svariati premi anche in America.

La Citroen "SM" è stata prodotta dal 1970 al 1975 per un totale di 12.920 esemplari, di cui solamente 2070 vendute in Italia. Durante il periodo di produzione la casa automobilistica aumentò il prezzo di vendita e questo fattore associato ad elevate spese di manutenzione, poichè si trattava di un motore Maserati, hanno in parte limitato la diffusione del modello riservato a poche personalità.

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